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La Guerra

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La notte scende
di minuto in minuto
per la scala
che s’allontana dal giorno.

Mamma mi stringe
come le tenebre gelide
avvolgono Baghdad.

Un fischio.
Spariscono per sempre
i miei vicini.

Un altro.
L’altalena
con cui gioco la domenica
si fonde
in un incendio tuonante.

Aeroplanini di carta
sopra di noi
che lasciano polvere
decidono del domani.
Del Nostro domani.
Macchine stritolatrici,
guidate da uomini-robot,
cancellano la campana
che avevo disegnato sull’asfalto.
Il loro lento e triste ritmo
ha il suono della morte.
Uomini, irrobustiti dalla Tecnica,
ci chiamano a raccolta.
Non guardo quegli automi senz’anima
ma fisso negli occhi velati, gelidi
Omar,
un mio compagno di scuola
che l’anima l’aveva.
Riverso sulla strada sbriciolata
ricopre col suo sangue
la campana che avevo disegnato.

Non capirò mai, Omar,
qual’era la tua colpa.
Né riesco a vedere, Omar,
bandiere di pace
dietro questi cieli di fuoco.
Non posso comprendere, amico mio,
nemmeno le “buone” intenzioni
degli uomini-macchina.

La culla della vita, Omar,
trabocca di morte.
La mezzaluna fertile
affronta la sua carestia.

Solo di una cosa sono certa, Omar:
non sarò mai più bambina.


 Arcangelo Galante - 01/01/2018 19:38:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Una delle tante e brutali guerre del nostro secolo, vista e raccontata attraverso gli occhi di una bambina, in una gelida e tenebrosa notte a Baghdad.
Bombe lanciate da aerei in volo nello spazio circostante, distruggono ogni cosa, lasciandosi alle spalle distruzione e morte.
Come quella, appunto di Omar, il suo piccolo compagno di scuola, la cui anima ora non v’è più.
Fioccano le domande, nella testa della piccola, ma, alla fine una sola ed unica certezza: “non sarò mai più bambina”.
Un testo molto bello, ben scritto e che fa molto riflettere, alla luce di quanto continua ad accadere, ancora oggi, sotto gli occhi di tutti.
Complimenti ed applausi meritati!

 Ivan Pozzoni - 01/01/2018 19:18:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella! :-)

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